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Come indicizzare un sito nell’indice di Google

Se vi siete mai chiesti come un sito viene incluso nell’indice dei motori di ricerca (Google), allora questo è il post che dovete leggere…

Indicizzare un sito nei motori di ricerca non vuol dire posizionarlo, ma significa che il vostro sito internet o blog è stato incluso nei database. Come la maggior parte di noi saprà, il motore di ricerca più utilizzato è Google, dove anche gli altri motori di ricerca come Yahoo fanno abbastanza affidamento a lui, quindi se siete nell’indice di Google, molto probabilmente anche negli altri motori di ricerca sarete stati inclusi.

Ovviamente c’è anche il caso che se siete stati indicizzati da Google e il sito è strutturato bene con dei buoni contenuti e la concorrenza non è alta, potrebbe capitare che siete già posizionati bene!

Ma veniamo al discorso di oggi. Come faccio a indicizzare un sito velocemente e farlo includere nelle ricerche (SERP)?
La risposta è molto semplice, ma non alla portata di tutti! Detta molto brevemente, dovrete citare il vostro sito internet in un altro sito già indicizzato e con una buona frequenza di passaggio degli spider (motori di ricerca), che in genere è più facile per i blog molto aggiornati che per un sito dove i contenuti cambiano molto di meno, a meno che non sia un sito in trust…
Quindi se avete un blog personale dove scrivete abbastanza spesso potrete fare una recensione del nuovo sito che volete che sia incluso nelle ricerche, oppure se non possedete un blog vi potrete affidare alle directory e siti di comunicati stampa/articoli che si trovano nel web, dove hanno già un buon trust. (ovviamente anche qui dovrete saperle scegliere quali sono buone.)

Altra cosa da fare è inviare una sitemap tramite il Web master Tool di Google in modo da dare una mano ai motori di ricerca per indicizzare al meglio tutte le vostre pagine del sito. Per accedere al tool si deve avere un accout Google ovviamente…

Ripeto che indicizzare un sito non vuol dire posizionarsi e per questo ci si deve affidare ad esperti che vi potranno dare una consulenza su da farsi.

Potrebbe interessarvi anche segnalare i siti tramite i form dei motori di ricerca più importanti, anche se non sempre sono immediate le segnalazioni, visto la mole dei siti nuovi che circolano nel web:

Bene, dette queste nozioni di base, ora per sapere se il nostro sito o blog è stato incluso nelle ricerche è bene fare i dovuti controlli. Andate nella home di Google e scrivete nella casella di testo:

site:www.mio-dominio.com

e se il vostro sito è stato incluso da Google, allora appariranno le pagine che sono state indicizzate. Se non appare nulla allora ancora il vostro sito deve essere visto dagli spider. Questo per quanto riguarda un sito nuovo, mentre per un sito già vecchio, non vedere niente potrebbe essere sintomo di cancellazione del sito dovuto a qualcosa che avete fatto e che non andava proprio bene, per non dire che “avete fatto i cattivi”!

Continua a seguire il mio blog e il mondo che Internet è, potresti continuare a trovare cose interessanti e se hai qualche domanda non esitare a commentare, ti risponderò al più breve possibile.

Matteo Hsia

Come ottenere link in ingresso per ottenere maggiore visibilità su internet?

Una volta strutturato e ottimizzato il nostro sito per i motori di ricerca, non ci resta che aumentare la sua popolarità nel web trovando link che ci aiuteranno a scalare la vetta nei motori di ricerca.

I metodi per avere link in ingresso sono diversi ed è un lavoro davvero interessante se si ha la voglia e il tempo da dedicare al proprio sito. Una breve lista di cosa si potrebbe fare:

  • Segnalare il proprio sito nelle diverse directory
  • Scrivere comunicati Stampa o Articoli nei vari siti che offrono questi servizi
  • Allargare i contenuti del proprio sito in modo da attirare link spontanei (in teoria il metodo migliore)
  • Commentare nei blog e Forum tematici al vostro sito
  • Creare un vostro blog personale che parla di argomenti inerenti al vostro sito
  • Farsi conoscere nei Social Network
  • ……

Ogni pratica ha i suoi perchè e un modo diverso nell’applicazione che solo con l’esperienza si impara cosa è bene e cosa non è bene fare…

Directory e Siti di Comunicati Stampa
L’inserimento in queste fonti è utile per avere link, ma possono essere non controllabili nel lungo periodo, perchè se il gestore del sito non lo mantiene aggiornato (Es. aggiornamento di WordPress…) o non fa i dovuti controlli sui contenuti pubblicati, la fonte potrebbe essere penalizzata successivamente se non tolta dagli indici dei motori di ricerca.

Creare nuovi contenuti
Questa è una cosa molto buona da farsi che però non sempre attirerà link, ma aggiungerà valore al vostro sito e col tempo migliorerà sicuramente la qualità del vostro sito

Commentare in Blog e Forum
Questo ci aiuterà a portare visite e traffico al nostro sito oltre che link che aumenteranno la nostra popolarità nel web

Creare un blog Personale
Questa è una cosa su cui punterei molto, visto che i gestori siamo noi della fonte e se abbiamo delle basi su cui creare il nostro blog, sempre col tempo avremo un valore aggiunto al nostro sito non indifferente (“creare un blog è un’arte…”). Qui ci sarebbe da aprire un altro post dedicato solo ai Blog, ma sicuramente non mi mancherà l’occasione di parlare anche di questo, perchè questa è un’altra fonte a se che può attirare diversi link spontanei…

Social Network
Anche essere presenti nei Social come Twitter e Facebook ci aiuterà a portare traffico e aumentare la nostra popolarità

Ovviamente ho dato una breve infarinatura sulle singole cose che si potrebbero fare, ma penso che chi legge questo post ha già capito che il lavoro del SEO è davvero infinito e si deve stare sempre dietro a capire come si muovono i motori di ricerca, capire le nuove tendenze e soprattutto curare sempre tutto quello che è cresciuto nel tempo non rilassandosi mai sugli allori.

Per ottenere risultati si deve avere la pazienza, aspettare che tutto cresca naturalmente senza avere troppa fretta, perchè potrebbe essere controproducente poi.

Conclusione
In fondo si devono creare fonti buone per l’utente e l’algoritmo di Google cerca sempre di più di capire la qualità di un sito e solo lavorando bene affidandosi a dei veri SEO si potranno avere risultati concreti.

Matteo Hsia

Consigli per evitare e riconoscere penalizzazioni da Google

Uno dei tanti argomenti della SEO che si ricollegano all’ottimizzazione e al posizionamento nel motore di ricerca di Google sono le penalizzazioni.

Oggi volevo scrivere alcuni consigli utili per non avere problemi in una eventuale penalizzazione in futuro. Premetto che il discorso sarebbe molto più lungo e complesso da sviluppare, ma seguendo questi piccoli consigli si possono evitare diverse problematiche in futuro.

Come prima cosa partirei scrivendo come riconoscere se il vostro sito è penalizzato oppure bannato (ovviamente i comandi di seguito sono per siti che sono già avviati e non siti nuovi dove ancora deve avvenire l’indicizzazione..). Ecco i comandi che potete lanciare dalla casella di ricerca di Google per il vostro sito:

  1. www.dominio.com: il vostro sito deve apparire al primo risultato della prima pagina di Google;
  2. www. dominio.com + vocale: vale la stessa cosa scritto nel punto uno;
  3. www.dominio.com + prime due parole del titolo della pagina: anche qui stessa cosa detta per il punto 1 e 2;
  4. site:www.dominio.com: se teniamo monitorato il sito, questo comando deve restituire lo stesso numero o più pagine se si sono aggiunte di recente della volta precedente che abbiamo eseguito questo comando. (mi affiderei più al Web Master Tool)

Se con i primi 3 comandi non trovate il vostro sito, potrebbe esserci una probabile penalizzazione, mentre se il quarto comando non vi restituisce niente, allora il sito è bannato e se le pagine sono in diminuzione anche qui c’è qualcosa che non va bene…

Bene una volta detto come verificare che il vostro sito non sia penalizzato, vorrei scrivere alcuni punti per prevenire una situazione del genere che come ho detto all’inizio si ricollega tutto a una ottimizzazione del sito fatta seguendo le linee guida di Google e magari affidandovi anche a chi ha esperienza nel campo.

Ecco di seguito elencati alcuni punti da evitare se si è agli inizi, errori che si possono commettere anche per negligenza ma che comunque BigG potrebbe non perdonare:

  1. Evitare di mettere del testo nascosto nel vostro sito, o troppo testo nel footer. Questa cosa può capitare in siti in flash o siti dove la grafica è stata pensata in modo da non poter inserire il testo in generale o per “furbate di qualcuno”, ma questi espedienti sono riconoscibili da Google in diversi modi.
  2. Una cosa che si impara con l’esperienza e come tutte le cose del resto è di seguire sì i vari consigli che si possono trovare in giro o vengono dati per quanto riguarda a come ottimizzare un sito, ma non abusarne troppo tutti insieme, perchè una sovraottimizzazione potrebbe essere dannosa. Un buon compromesso si impara con il tempo e facendo prove, ma a volte la cosa migliore è solo pensare a creare siti utili agli utenti con contenuti inediti ottimizzandolo il giusto in modo che il motore di ricerca capisca di cosa stiamo trattando per le parole chiavi che ci interessano.
  3. Quando vogliamo linkare il nostro sito non farlo mai con la stessa anchor-text in modo costante, ma scegliamo un determinato range di parole chiavi che possono essere tematiche con la pagina che vogliamo far vedere ai motori di ricerca.
  4. Non esagerare con i Back-link in un periodo di tempo troppo breve e programmare nel tempo il flusso dei link, dove a questi potrebbero aggiungersi anche quelli naturali. (la cosa migliore che ci possa essere)
  5. Cerca di linkare anche pagine interne al tuo sito e non di prediligere solo la home-page in una proporzione del 70/30 per cento, monitorando sempre cosa avviene su di esso, dove a volte nel caso di un blog potrebbe capitare di avere anche più link su un articolo che sulla pagina principale…
  6. Prediligere fonti autorevoli e fonti di cui ti puoi fidare cecamente, dove una corretta analisi che si impara sempre con l’esperienza ti permetterà di scegliere fonti in Trust dove essere presenti e se vuoi anche citare (male non fa).
  7. Se si vogliono citare altre fonti per approfondire meglio i nostri contenuti farlo scegliendo fonti autorevoli come detto al punto 6.
  8. Creare testi solo con testi inediti e non fare mai un copia e incolla di testi già presenti nel web, perchè i doppioni non vanno mai bene, anche se Google in certe circostanze ancora non riesce a capire bene la fonte primaria…
  9. Ricollegandomi al punto 7, se si gestisce un blog ad esempio il famoso WordPress stare attenti alla indicizzazione di acrhivi, tag e categorie e soprattutto stare attenti al loro uso, perchè potrebbero creare diversi contenuti duplicati all’interno del vostro blog.
  10. Evitare di fare Keywords Stuffing (ovvero usare matrici di parole chiavi in fondo alla pagina che servono per spingere pagine interne del vostro sito), pratica usata qualche anno fa che ora potrebbe penalizzare il vostro sito.
  11. Attenzione alla compravendita di link presenti in portali dove sono raggruppati siti appositi a questo mercato, perchè “potrebbe essere pericoloso”.

Questi sono alcuni consigli che sono da approfondire ancora di più e che si imparano con l’esperienza (non è un caso se cito diverse volte questo fattore), ma che ci vorrebbe un blog intero per analizzare tutti gli aspetti che comportano ognuno di loro e che potrebbero comportarne altri a loro volta che non ho citato…

Spero che questo post possa essere di aiuto a qualcuno e che se qualcuno avesse curiosità sull’argomento di non esitare a commentare sotto (risponderò nel più breve possibile). Ovviamente anche chi ha avuto esperienze e volesse aggiungere qualche punto mi farebbe molto piacere!

Matteo Hsia

Come creare una Pagina di Facebook efficace? e i vantaggi?

Premetto che non sono un esperto di Marketing su Facebook, però ho potuto leggere diverse cose interessanti su questo argomento e anche io sto provando diverse cose inerenti alla creazione di pagine su Facebook e cercare di attirare i cosidetti “Mi Piace” che tutti cercano di avere.

Le cose che ho potuto vedere in questo breve periodo sono state diverse, dove per il momento però non è che mi stia portando tutti questi risultati sperati (miglior risultato: 308 fun ottenuti su una pagina turistica in 4 mesi su un portale che fa una media di 3000 visite giornaliere), ma che comunque penso che per la maggior parte sia così se si cerca come prima cosa di vendere qualcosa o si parla di argomenti troppo di nicchia…

Come prima cosa da quel che ho potuto vedere anche qui come per un sito, una pagina può avere più o meno successo in base a cosa trattiamo e come la curiamo, dove su facebook pagine che hanno miagliaia di fun sono quelle che danno emozioni, esprimono pensieri comuni, offrono video e notizie divertenti, etc. insomma gli utenti su Facebook mettono “Mi Piace” in pagine che trovano interessanti per il loro intrattenimento. Facebook a mio avviso è più una sorta di passatempo per non dire “Cazzeggio”, ma penso che se si fidelizzano utenti nella tua pagina, col tempo si fideranno anche di quello che gli vorrai proporre…

Ovviamente ci sono i casi anche commerciali che hanno successo, ma penso che siano più per grandi brand come portali di notizie o attività commerciali conosciutissime.

Ma la mia domanda è: ma a livello economico quanto possiamo convertire su Facebook con una Pagina?
A mio avviso anche qui come per tutte le cose tocca fare dei test, vedere cosa piace alla gente nascondere il più possibile l’aspetto commerciale di una pagina (nascondere l’aspetto commerciale della pagina?). Sì da quel che ho potuto vedere è difficile attirare migliaia di Fun su Facebook se gli si propone subito qualcosa che vuoi vendere e ricollegandomi al punto sopra penso che si debbano prima fidelizzare i Fun per poi potergli proporre qualcosa sempre in un certo modo..

Per mia esperienza le pagine create a scopo di generare “Mi Piace” sono tantissime e per chi conosce bene il web può accorgersi subito che sono a fini di Marketing. Per queste pagine a cui mi riferisco (“Italiani contro Francesi”), ho l’idea che si punti più alla legge dei numeri, ossia “su 1 milioni di Fun vuoi che non ce ne sia qualcuno interessato al mio prodotto?”. Non so se il gioco ne valga la candela abituato ai motori di ricerca che funzionano perfettamente al contrario, dove all’utente gli si propone subito quello che cerca in base a quello che cerca… (qui ci vorrebbe un altro post per differenziare Social dai Motori di ricerca).

Questi sono solo alcuni miei pensieri che mi sono fatto leggendo in giro per il Web e che comunque vedo sulla mia pelle anche se occupandomi di SEO non ho tantissimo tempo per curare al meglio le mie pagine.

Se si inizia da zero cercando di voler vendere qualcosa penso proprio che Facebook sia tempo perso se ci affidiamo alla pagina creata da noi e vogliamo cercare di vendere qualcosa subito. Io la vedo più una battaglia per attirare i mi piace per un proprio ego personale la stra maggioranza delle volte e portare traffico al sito che si riduce in un click se va bene..

Sicuramente qualcuno potrebbe contraddire tutto quello che ho detto e spero proprio che lo faccia, perchè sono proprio curioso di sapere anche i consigli e le opinioni di esperti che operano nel settore in modo da farmi anche una idea delle potenzialità che Facebook offre….

Concludo con il dire che ho parlato di Pagine e non Campagne su Facebook, e anche qui ci sarebbero diverse cosette da imparare e testare…

Per chi fosse interessato linko questo post per come creare una pagina su Facebook e dove ci sono diversi argomenti trattati…

Matteo Hsia

Posizionamento video su Youtube: come può ritornarci utile…

Ultimamente fra le tantissime cose mi sto occupando anche del mio canale su Youtube facendo diverse prove per vedere come posizionare al meglio i miei video nelle posizioni più alte con determinate ricerche più o meno semplici da scalare…

Ma la cosa bellissima che offre Youtube è la sezione Insight, ovvero la sezione dedicata alle statistiche dei nostri video suddivise per informazioni davvero utili. Iniziando dalle statistiche generali di tutti i video e scegliendo il nostro arco di tempo potremo vedere:

  1. Riepilogo generale (visualizzazioni, popolarità nel mondo, statistiche dei singoli video in percentuale e dati demografici)
  2. Visualizzazioni giornaliere e regionali e i video ordinati in base all’opzione che scegliamo. (se scegliamo visualizzazioni giornaliere ovviamente i video verranno ordinati in base quelli più visti, mentre per regione se abbiamo un pubblico internazionale avremo le visualizzazioni divise per paesi)
  3. Dato interessantissimo è sapere l’origine delle visite che si dividono in diverse informazioni come:
    • Ricerca su YouTube
    • Video correlati
    • Nessun referrer link – pagine di visualizzazione e pagine canale di YouTube
    • Link da pagina canale di YouTube
    • Nessun referrer link – player incorporato
    • YouTube (altro)
    • Nessun referrer link – dispositivi mobili
    • Link esterni
    • Ricerca su Google
  4. Dati demografici, ovvero si possono vedere ad esempio l’età dei nostri visitatori.
  5. Community: questa sezione di potrà dare informazioni sulle iterazione degli utenti sui nostri video come i commenti, i voti, i preferiti, etc…
  6. Statistiche degli iscritti

Invece se si vanno a vedere le statistiche dei singoli video avremo le stesse voci senza la voce Community e riepilogo ovviamente e si aggiungerà un campo Punti di Interesse che ci permetterà di capire quanto il nostro video ha suscitato interesse e capire come lo hanno visualizzato.

Ma come posizionare un video su Youtube?
Sicuramente la cosa da non fare è caricare il video e basta, ma si dovranno effettuare vari accorgimenti partendo dal titolo del video che dovrà riprendere l’argomento su cui ci vogliamo posizionare, continuando con la descrizione del video i tag, la localizzazione se ci interessa localizzare il video.

Perchè compilare il più possibile la parte testuale?
La risposta è molto ovvia, perchè non si può conoscere l’argomento del video se non diamo delle indicazioni precise di cosa parla con del testo…

Abbelliamo anche la pagina del nostro canale su Youtube con uno sfondo bello e che sia inerente a quello che trattiamo, potrà incentivare i nostri visitatori ad aggiungerci, segnalarci o ritornare a visitarci…

Ovviamente poi il video una volta “ottimizzato” potrà essere linkato o incorporato in diversi siti e blog se è interessante, potrà avere dei voti, commenti e tutte le varie iterazioni che un utente può effettuare. Tutte queste cose potranno influenzare il posizionamento del nostro video su Youtube e nelle ricerche di Google…

L’unica cosa da fare è testare questo affascinante mondo che è internet e che ogni giorno propone nuove sfide. Ovviamente

Matteo Hsia

Facebook Places è disponibile anche in Italia

Anche in Italia è arrivata la possibilità di usare Facebook Places, ovvero la possibilità di condividere la propria posizione con i nostri amici e se siamo in compagnia di loro avremo la possibilità anche di taggarli in modo da far sapere a tutti dove siamo e con chi siamo.

Il servizio di Facebook simile a quelli offerti da Google Latitute, Foursquare e Gowalla sarà in stretta competizione con loro e anche qui si guarda sempre al futuro, dove il mobile sarà sempre più diffuso (già adesso lo si può notare). Dietro a questi servizi ci sono alte possibilità di Revenue e queste compagnie lo hanno capito e hanno iniziato già a muoversi guardando avanti.

Con questo servizio potremo vedere dove si trovano i nostri amici e in che luogo si trovano, ma come gli altri servizi si dovrà fare attenzione ad usarlo, perchè potrebbe anche essere controproducente per la nostra privacy.

Vedremo come si andrà ad evolvere questo servizio che a differenza di Google Latitude qui possiamo essere rintracciati da tutti i nostri amici che usano Facebook Places e non persone che non conosciamo come per Google Latitude, quindi prima di usare il servizio meditate bene…

Per maggiori info la pagina dedicata al nuovo servizio.

Video del servizio offerto dal Social Network:

Matteo Hsia

Blogger vs WordPress: Che piattaforma usare per il proprio blog?

Le due piattaforme per bloggare su internet e più usate che si possono vedere nel web sono i blog basati su piattaforma wordpress e blogger..

Breve introduzione:
La piattaforma di Blogger è il servizio gratuito di Google, mentre WordPress sempre gratuita è una piattaforma sviluppata da con tantissimi plug-in creati da una vastissima comunità.

Ma l’esperienza cosa mi insegna?
L’esperienza mi insegna che alla fine tutti finiscono con l’usare WordPress perchè migliore lato SEO e molto più personalizzabile per quanto riguarda l’aspetto grafico e soprattuto perchè si ha un maggiore controllo sui file caricati nel Server. Ma fra qualche riga ci addentreremo maggiormente nel discorso..
Continuando parlando per esperienza, anche io ho iniziato con il mio primo blog su piattaforma Blogger su un dominio gratuito di terzo livello e che tutt’ora curo però con la scelta di passare a un dominio personalizzato che lo si paga meno di 10$..(wwww.seoblog-hsia.com). Il motivo per cui non sono voluto passare a WordPress con il mio primo blog è perchè ci sono affezionato e anche perchè va sempre bene testare due piattaforme diverse dove le novità non mancano mai.
Poi siccome mi occupo di SEO col tempo è STATO INEVITABILE l’incontro con l’amico WordPress.. e qui devo dire che non si smette mai di scoprire cose e curiosità su questa piattaforma gratuita, dove ci vorrebbero corsi per impararla a utilizzare meglio (cosa che su internet ho già visto..)
Confrontando queste due piattaforme quale scegliere? Per quello che vedo sicuramente WordPress per un livello più avanzato di utenza, altrimenti per cose più soft va benissimo anche Blogger più semplice da amministrare…
Ma andiamo a vedere i pro e i contro…

Blogger pro:

  1. Facile da usare senza bisogno di nessuna installazione
  2. Non ci vogliono troppe competenze tecniche
  3. Piattaforma gratuita
  4. Possibilità di avere un dominio personalizzato su GoDaddy (server di cui se ne parla molto bene)
  5. Se si usa un terzo livello si può avere la potenza della matrice di Blogger di tutti gli altri terzi livelli

Blogger contro:

  1. Poco personalizzabile per quanto riguarda grafica
  2. Non si hanno i dati di accesso FTP (problemi per redirect, impostazioni robots, etc.)
  3. Lato SEO è molto limitato (Esempio: taglio delle url dove gli pare a lui)
  4. Limite di creare un massimo di 10 pagine 🙁

WordPress a favore:

  1. Ottima possibilità di ottimizzare il nostro blog lato SEO
  2. Maggiore personalizzazione aspetto grafico
  3. Abbiamo i nostri dati FTP
  4. Vastissima gamma di Plug-in che ci permettono di fare davvero tutto…
  5. Possibilita di usarlo anche per siti e non solo blog grazie anche al recente aggiornamento di WordPress 3.0 si possono creare menu personalizzabili usando il drag&drop
  6. Tantissimi Template grafici

WordPress a sfavore:

  1. Ha bisogno di installazione se vogliamo usarlo su un nostro dominio (a meno che non si abbia un server americano con Cpanel ad esempio…)
  2. Meno facile da usare se dobbiamo apportare modifiche sul template, plug-in, etc…

Ce ne sarebbero tanti altri di pro e contro, ma questi sono quelli che mi vengono in mente al momento e per quanto riguarda lato SEO, devo dire che WordPress è davvero una bomba e a differenza di un Blogger, posizionarci è più facile potendo da zero.

Alcune mie considerazioni:
Un esempio molto semplice è la possibilità di avere url lunghe quanto vogliamo modificabili a nostro piacimento, diversificando il titolo della url da quello che viene stampato nell’HTML, e abbiamo la possibilità di aggiungere la descrizione della pagina più altre ottimizzazioni che con Blogger non potremo effettuare.

Avere il controllo dei File tramite gli Ftp tantissime volte ci potrà rendere la vita molto più facile se dobbiamo configurare dei redirect, modificare il file robots e modificare porzioni di codice che ci interessano.

Uno dei miei “problemi” con Blogger, è che se abbiamo un blog indicizzato dove gli spider (motori di ricerca) passano alla velocità della luce, ovvero se scriviamo un nostro articolo e lo pubblichiamo questo entra subito nei risultati delle ricerche (SERP) dopo 10 secondi dalla pubblicazione, Blogger potrebbe essere un problema perchè se abbiamo sbagliato a scrivere il titolo anche la url sarà sbagliata e il nostro articolo sarà già indicizzato, ma noi non potremo fare un redirect e se lo vogliamo cambiare con la url giusta non potremo semplicemente andare a modificarla, ma dovremo cancellare il post vecchio e riscriverlo in un nuovo post indicizzando così due post con lo stesso contenuto con l’attesa che quello sbagliato si cancelli dalle ricerche….

Le cose da dire sarebbero molte di più, ma se dovessi consigliare quale piattaforma usare, ovviamente consiglierei WordPress nonostante sono affezionato a Blogger, PERO’ con le dovute modifiche magari consigliati da un esperto della materia e dopo un breve briefing, perchè potrebbe essere anche dannoso avere un blog con piattaforma wordpress se non ottimizzato…

Conclusioni:
Ho cercato di dire tutto quello che mi veniva in mente mentre sono qui al ristorante, e spero che se avete qualcosa da dire al riguardo possiate condividerla con tutti!

Matteo Hsia

Come usare Twitter e perchè può essere importante/divertente…

Ultimamente da Facebook dove ho potuto provare a fare qualche test su pagine arrivando ad alcune conclusioni, mi sono spostato anche su Twitter e come sempre devo dire che se una cosa non la si prova, non si può dare un giudizio concreto..

Twitter per chi ancora non lo sapesse è un’altro Social Network molto famoso nel mondo dove hanno iniziato le star di Hollywood a registrarsi postando dove erano, cosa facevano accumulando tante persone interessate ai loro fatti quotidiani. Le cose che si possono fare con Twitter a differenza di Facebook sono molte di meno e spiegato a parole potrebbe sembrarvi strano di come abbia avuto successo questo social.

Come Funziona?
Detto in parole povere, dopo esservi iscritti qui cliccando sul pulsante accedi, se non si è pratici del nuovo Social potrete trovarvi un po’ spaesati come lo sono stato io all’inizio…
Come prima cosa dovremo iniziare ad aggiungere un po’ di persone per vedere come funziona e se vogliamo potremo prendere anche quelli che Twitter ci suggerisce e cancellarli in un secondo momento. Su twitter non avremo amici o gruppi, ma qui esistono i Following (le persone che seguiamo, quindi sulla nostra bacheca appariranno i loro messaggi) e Follower (le persone che ci seguono e vedranno i nostri messaggi sulla loro home).

Qui a differenza di Facebook non potremo commentare sotto uno stato di una persona, ma con il tasto rispondi corrispondente al messaggio a cui vogliamo rispondere, risponderemo alla persona interessata dalla nostra bacheca e la persona interessata potrà vederlo perchè apparirà… qui la cosa si fa lunga… facciamo che metto un video , perchè si fa fatica a spiegare a parole…:p

Ecco il video:

Una volta capito come funziona potrà anche essere divertente accumulare Follower e Following in modo da essere aggiornati sulle notizie che ci interessano e far vedere i nostri aggiornamenti sui nostri blog/siti portandoci visite che possono interessare a chi ci segue e perchè no magari anche a una conversione.

Ma l’importanza di essere sui Social come Twitter a livello di Posizionamento e commerciale qual’é?
Si fa presto a dirlo, il vantaggio è che potremo portare visite ai nostri siti, ma soprattutto Google negli ultimi tempi prende i risultati anche dai Social come Facebook (pagine e gruppi) e in questo caso anche da Twitter, sempre con determinati criteri, dove per Facebook possono essere i mi piace, i commenti, i post pubblicati, gli utenti attivi, etc..
Mentre per Twitter potrebbero essere i Follower in rapporto con i Following, la nostra attività sul Social, le liste attive, la presenza del nostro profilo in altri siti, e così via…
Un link da Twitter è in nofollow, ma conta? beh dipende da che profilo arriva ovviamente e comunque a mio avviso potrete vederlo con Seo For Firefox se i vostri Tweet che linkano i vostri siti o blog vengono presi dai motori di ricerca…

Il discorso sarebbe molto più complesso da approfondire, ma con questo post volevo essere utile a chi si deve approcciare su Twitter e dare una breve spiegazione per chi lavora nel Web dell’importanza di essere presenti nei social, dove oltre al posizionamento, si possono trovare persone interessanti disposte anche a una conversazione.

Un consiglio importante
E’ importante curare Twitter, ma non fatevi prendere troppo la mano anche sul lavoro, perchè potrebbe occuparvi molto del vostro tempo se decidete di andare fino in fondo. Dovrete trovare un giusto equilibrio per curare Twitter e il resto delle altre cose…

Conclusioni
In questo post ho detto un po’ di cose, ma molti potrebbero aver non capito, e se c’è qualche dubbio non esitate a commentare… sono a vostra disposizione!

Matteo Hsia

Perchè usare programmi di Analytics e Cosa guardare nello specifico…

Guardare le statistiche dai vari programmi di Analytics è di vitale importanza per chi possiede un sito o un blog, ma non solo, perchè l’analisi di visite si estende anche per pagine di Facebook, video caricati su Youtube e altri contenuti che si caricano nel web e si diversificano uno dall’altro.

Ma se parliamo di Analytics in generale ci ricolleghiamo hai programmi che andiamo ad installare sui nostri siti o blog per tracciare le visite degli utenti che ci troveranno tramite motori di ricerca, siti di riferimento, visite dirette o qualsiasi altro modo.

Uno dei programmi più utilizzati è Google Analytics che permette di analizzare molto bene il nostro sito o blog con il semplice inserimento di un codice di monitoraggio che potremo andare ad installare all’inizio o in fondo alla pagina…

Per esperienza e trovandomi molto bene con il programma gratuito di Google, per chi non ha esigenze particolari lo consiglio vivamente, dove vengono aggiunte nuove funzionalità nel tempo molto interessanti!

In Italia molto famoso è Shinystat, dove la versione Business offre diversi strumenti utili..

Ma perchè è importante analizzare tutti i giorni le visite generate dal nostro sito?

E’ di vitale importanza perchè analizzare le visite del nostro sito è la stessa cosa di come quando dobbiamo andare dal dottore per fare le radiografie… ci da informazioni utili sulla salute del nostro sito e se è in costante crescita nel tempo, se abbiamo “anomalie” con picchi di visite o dei cali drastiche delle visite….

Possiamo capire in che modo i nostri visitatori raggiungono il nostro sito o blog, quali pagine interessano maggiormente, cosa migliorare per incentivare gli utenti a rimanere sul nostro sito e soprattuto capire cosa c’è da cambiare per migliorare le nostre conversioni monetarie, perchè alla fine oltre alla gloria di generare un certo numero di visite, la soddisfazione migliore è quella di vendere il nostro prodotto o servizio!

Sulla Web Analytics ci sarebbe da fare un blog solo a parte (cosa che ho fatto…) per la sua mole di dati che si possono analizzare, dove più un sito inizia ad essere grande e più la necessità di tenere monitorate le visite sarà grande…

I programmi gratuiti e a pagamento sono davvero tantissimi che si possono trovare nel Web e chi ha tempo di provarli si può sbizzarrire… Detto questo vi lascio con questo Video fatto da me molto tranquillo per dare una infarinatura generale di cosa possiamo vedere tramite Google Analytics:

Matteo Hsia

Google non indicizza più pagine e post per colpa di un Bug…ora problema risolto!

La scorsa settimana avevo visto dei problemi per quanto riguardava l’indicizzazione per certi siti/blog dove in genere l’indicizzazione dei contenuti avvenivano dopo 30 secondi dalla pubblicazione di un post…

Quando succedono queste cose è subito panico e si cerca subito di capire cosa sta succedendo, ma a volte la cosa migliore da fare è aspettare almeno qualche giorno per capire cosa sta succedendo a meno che non si siano fatti degli “abusi negli ultimi tempi”.

Per fare la prova del nove ho voluto analizzare anche siti in Trust che seguo quotidianamente e mi sono accorto che anche loro avevano qualche problema con l’indicizzazione dei loro ultimi post, basti pensare che in alcuni articoli in blog inglesi si parla di siti come la CNN che hanno un PR 10 e che avevano questo “piccolo problema”!

Per quanto riguarda me su diversi blog vedevo che l’indicizzazione ritardava addirittura di un giorno, anche se vedevo che si posizionavano bene lo stesso a distanza di un giorno, quindi ho continuato a scrivere normalmente come faccio di solito senza stare a preoccuparmi di cosa potesse essere, anche perchè sapevo di non aver fatto niente a meno che scrivere sia un reato…:-)

Poi leggendomi Forum e Blog ho visto che diversi Blogger con il proprio Blog su piattaforma di Blogspot hanno avuto questo problema (ma non solo questa piattaforma)… me compreso, dove in uno dei miei blog a cui tengo molto è stato sbalottatto non so dove, ma anche qui attendo un riscontro positivo e per sicurezza ho fatto anche una richiesta di reinclusione… non si sa mai che fra i tanti contenuti che sono presenti nel web non si riprenda in automatico anche dopo che il problema è stato risolto. Come nella vita reale la correttezza premia sempre e se non si ha niente da nascondere chiedete sempre aiuto ai Forum e usate sempre gli strumenti che abbiamo a disposizione come i servizi che offre Google per analizzare al meglio i nostri siti.

Lunedì le cose sono tornate a posto almeno da quello che ho potuto vedere su certi siti che curo davvero con passione e cercando ogni giorno di dare qualcosa in più a chi li troverà…

Ho voluto scrivere questo post, perchè penso proprio che chi come me abbia visto la stessa cosa si possa un po’ rassicurare leggendolo come ho fatto io quando ho letto queste notizie che mi hanno dato la conferma di quello che stavo vedendo..

Cambiando discorso, altra news che ho potuto vedere nelle Serp è stato il modo con cui Google sta indicizzando le pagine di Facebook e gli account di Twitter, con tutti i loro contenuti correlati, dando la possibilità agli utenti di visualizzare più informazioni rimanendo sulla schermata di Google.

Un video interessante che ho visto da Giorgio Taverniti è stato l’incorporamento dei risultati nei Social nelle ricerche quando siamo loggati che al momento è disponibile solo sulla versione americana che sicuramente non ci metterà molto ad arrivare anche in Italia. La differenza da Bing è che le ricerche vengono effettuate fra i nostri amici presenti nei social…

Ecco il video qui di seguito di Taverniti:

Maggiori informazioni sul Blog del Tagliaerbe

Matteo Hsia