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Cosa fare se mi bucano un sito? Eliminare Malware e messaggio Questo sito potrebbe essere compromesso

come pulire sito malevoloQuello di vedersi bucare un sito da codice malevolo con la conseguenza di non potervi accedere per il fatto che  i vari browser internet ci segnalano con il classico messaggio “Questo sito potrebbe essere compromesso” o simili è una cosa che può succedere a tutti. Quando succede però si deve essere pronti a risolvere il problema.

La prima cosa che vi potrebbe salvare la vita è quello di avere un backup prima che il sito fosse infettato da malware e buttarlo su. In caso lo abbiate i passaggi successivi sono quello di cambiare tutte le password di accesso e fare ulteriori controlli che non siano rimasti dei file spazzatura.

In caso non abbiate un backup precedente (molto male) ecco come potete procedere:

  1. scaricare tutto il sito in locale tramite FTP
  2. effettuare una scansione con un antivirus come Avast o simili e aspettare il risultato
  3. nella maggior parte dei casi dovreste trovare tutti i file dannosi potendo procedere con l’eliminazione
  4. il consiglio è di aprirli con un editor di testo in modo da capire cosa fanno e come sono stati generati
  5. cercare sul server tutti i file che possono avere nomi uguali a quelli trovati infetti
  6. guardare i file di log del server
  7. in caso di un CMS confrontare le cartelle e i file di una installazione pulita con quella infetta.

Una volta che hai fatto la pulizia del sito dovrai segnalarlo a Google tramite questa pagina della Search Console (vecchio Webmaster Tools). Se avete fatto una buona pulizia tempo 1 giorno e il sito tornerà come prima senza il messaggio di sito malevolo all’interno delle ricerche di google e quando si apre un browser internet come Google Chrome o FireFox.

Questi sono solo alcuni consigli che dovrebbero già darti una mano se non addirittura risolverti il problema completamente.

Calo di visite al sito: Errori pagine 404 nella Search Console (vecchio Webmaster Tools) cosa fare?

calo di visite googleHai appena cambiato grafica al sito, piattaforma CMS, web Agency che ti ha rifatto completamente il sito e hai ottenuto l’effetto contrario di quello sperato, ovvero quello di perdere visite e clienti? Allora ecco cosa devi sapere e quello che devi fare per non perdere visite e del traffico al tuo sito che hai accumulato con fatica in questi anni.

Prima di vedere come sistemare eventuali errori commessi in fase di messa online e che si scoprono solo successivamente, con conseguente calo di visite, vi segnalo cosa fare per le prossime volte:

  1. Analizzare la struttura del sito (Link, peso pagina ed eventuali pagine nascoste)
  2. Riportare tutte le pagine più importanti anche nel nuovo sito
  3. Mappare tutte le url del sito e fare i dovuti redirect 301 in caso di cambio url

Questo per non avere perdite. In un restyling di un sito ovviamente ci possono essere anche nuovi comportamenti e migliorie che dovrebbero essere pensati per un miglioramento del posizionamento ed un aumento delle visite.

In caso non si sia fatto tutto questo.

Come recuperare il traffico e le visite perse

Quello che devi fare è controllare subito sulla Search Console di Google, vecchio WebMaster Tool, tutti gli errori 404, 500, 403, etc. etc. e correggerli al volo!

Effettuare una scansione con strumenti come Screaming Frog o Xenu in modo da rilevare eventuali configurazioni del sito sbagliate e correggerle.

Monitorare gli errori per almeno un mese.

I consigli possono essere molti altri, ma a seconda del caso possono variare visto che molto dipende anche da chi ha fatto il sito.

Purtroppo come quando si va dal dottore si deve fare un’analisi approfondita per capire i reali problemi che a volte possono essere cavolate, mentre a volte anche gravi…

Inutile dire che dopo un ripristino fatto a doc la situazione deve ritornare agli stessi livelli di prima se non addirittura migliorare.

aumento di visite google

Perchè il mio sito ha PageRank N/A o 0 anche dopo mesi o anni?

google pagerank aggiornamentoHai appena effettuato il calcolo del PageRank del tuo sito, ma il risultato non è stato quello che speravi? Allora devi sapere che se il tuo sito è recente da 1 a 2 anni potrebbe aver un PageRank basso o addirittura nullo per il fatto che Google non aggiorna più quel valore.

Per poter capire la bontà del tuo sito o di un competitors potresti valutare altre metriche se non addirittura le visite di Analytics se hai gli accessi del panello di controllo. Molte volte si guardano parametri come il PageRank, PA, DA, MozRank, etc. etc. quando invece basterebbe vedere come è posizionato nelle ricerche di Google, la frequenza di aggiornamento degli articoli, eventuali clonazioni interne ed esterne, stimare il traffico generato e altre metriche che ci possono far capire la bontà di un sito.

Anche quando il PageRank veniva aggiornato ti assicuro che siti con un punteggio uguale a 2 facevano molto più traffico di siti che avevano un punteggio uguale a 5. Ovviamente accadeva anche il contrario che era nelle normalità delle cose.

Quindi ora hai scoperto perchè il tuo sito anche se è stato pubblicato da mesi se non da anni ha un PageRank basso se non addirittura N/A che vuol dire nullo.

Strumenti per velocizzare il proprio sito internet

velocitasitiinternet
La velocità dei siti internet
oggi giorno è molto importante visto anche la vita frenetica di ognuno di noi. A volte qualche secondo potrebbero fare la differenza durante il caricamento del vostro sito web senza dover perdere necessariamente gli utenti che voglio accedere al nostro sito.

I passaggi per ottimizzare il caricamento delle pagine del vostro sito possono essere molteplici, ma per capire cosa non va nel caso il vostro sia troppo lento a caricarsi si deve partire dai tools che ci segnalano cosa è possibile correggere o meno anche in base alle nostre esigenze.

Alcuni tools che non possono mancare per l’analisi dei vostri siti sono i seguenti:

  1. GTMetrix
  2. www.webpagetest.org
  3. Load Impact
  4. Page Speed

A mio avviso se utilizzate questi strumenti e seguite i loro suggerimenti dove possibile visto che se avete risorse esterne sarà più difficile ottimizzare il vostro sito, dovreste ottenere ottimi risultati.

Ovviamente il discorso velocità e di come ottimizzare il vostro sito è molto più complesso visto che prevede una buona conoscenza di diversi argomenti che spaziano dal Server fino ad arrivare anche agli aspetti SEO

Posizionamento Turismo: dura la battaglia

Uno dei settori più competitivi in Italia è quello del Turismo e chi lavora nel campo della SEO, sà quanto sia difficile su alcune zone posizionare il proprio sito in modo da generare traffico profilato e quindi ottenere conversioni significative: da una prenotazione on line a una chiamata telefonica o a una iscrizione di una news letter…

Oggi gli strumenti che si hanno su internet sono dei più svariati per fidelizzare clienti e tenere in contatto i propri clienti: sito internet, blog, social network, campagne adwords, etc. Un buona sincronizzazione di tutti questi mezzi potrà aiutarci a portare ottimi risultati nel web a patto che si abbia la lungimiranza e di non perdere subito l’enfasi iniziale.

Il settore del Turismo al momento per esperienza risulta essere il settore più battuto e anche gli albergatori sono a conoscenza di cosa significhi essere visibile nel web, dove la maggior parte dei loro clienti cercano un hotel tramite internet cercando le offerte migliori e i servizi di qualità.

Il posizionamento di un sito di un hotel, B&B e altre strutture correlate è un lavoro davvero minuzioso che spero nel futuro si possa ampliare maggiormente in altri settori in Italia. (con questo non voglio dire che altri settori non si stanno muovendo, solo che hanno una prospettiva e approccio diverso di internet ancora molto arretrato…). La mia parentesi è sempre dovuta alla esperienza che ho potuto avere fino adesso, dove ho potuto riscontrare ancora molte aziende che si affidano a vecchi mezzi come cartaceo, radio e televisione che sono meno tracciabili rispetto alle visite di un sito internet, le pagine visualizzate, le conversioni citate sopra… (ma qui ci dovremmo addentrare maggiormente nel discorso della web analytics, dove al momento già scrivo nel mio blog personale dedicato: www.webanalytics-italia.com).

Questo vuole essere un mio breve intervento basato sulla mia esperienza personale e che spero nel più breve possibile anche in Italia si possano capire le potenzialità che Internet ha anche fuori dal settore del Turismo…

Fattori importanti per un buon posizionamento e come iniziare da zero

Per chi è del mestiere saprà bene quali sono i fattori base per ottenere un buon posizionamento, o almeno li dovrebbe sapere, ma se dovessi dare dei consigli utili a chi è alle prime armi e deve fare il suo primo sito internet, prima di buttarlo su on-line, dovrebbe controllare queste cosette.

Sicuramente i fattori che decideranno il vostro posizionamento saranno tantissimi, ma vi voglio citare con questo post almeno quelli da tenere in maggior considerazione. Citerò solo quelli più importanti, perchè altrimenti non finirei più di scrivere e se vi fa piacere potrete commentare voi aggiungendone altri che trovate interessanti…

Allora inizio col dire che prima di costruire un sito dobbiamo decidere a chi vogliamo rivolgerci in base a quello che vogliamo trasmettere o vendere. Per fare questo esiste un ottimo tool offerto da Google che vi permetterà di scegliere le parole chiavi più ricercate e interessanti e lo potete trovare a questo indirizzo. Con questo tool potete cercare delle parole che vi potrebbero interessare e Google vi darà tutte le parole correlate con i loro volumi di ricerca mensili in modo da scegliere quelle più significative.
ESEMPIO: Se vendete scarpe e nel campo di ricerca scrivete “scarpe”, vi verranno fuori una serie di parole chiavi del tipo “vendita scarpe”, “prezzi scarpe”, “negozi scarpe”, etc. con i rispettivi volumi di ricerca che gli utenti fanno mensilmente…
Una volta scelte le vostre parole chiavi, la prima cosa da fare e uno dei fattori più importanti che ritengo debba essere considerato è la scelta del dominio. Per la scelta del dominio si deve cercare di prendere le parole chiavi più interessanti e rifacendomi all’esempio di prima potreste scegliere www.vendita-scarpe.com. Per quanto riguarda l’estensione del dominio io terrei in considerazione prima i .com e in Italia anche i.it e a seguire i .net, .org e tutti gli altri..

Dopo la scelta del dominio dobbiamo ottimizzare la struttura del sito rendendolo il più pulito a livello di codice in modo da rendere facile la lettura ai motori di ricerca e in base alle parole chiavi che abbiamo scelto al passo 1, dobbiamo ottimizzare i meta tag title (titolo della pagina), description (descrizione della pagina), h1, h2, h3, ottimizzare i nomi delle immagini e creare contenuti originali e inediti che riprendono sufficientemente le parole chiavi cercando di non abusare troppo di tutti questi fattori.

Una volta fatto questo avremo un sito presentabile per i motori di ricerca che acquisterà valore nel tempo con un buon lavoro di link popularity che può essere curata in modi diversi ma assolutamente da creare in modo più naturale possibile.

Per quanto riguarda la struttura del sito a livello di codice, questo deve essere fatto da esperti del mestiere e l’ottimizzazione dei contenuti da altrettanti esperti che con il tempo hanno l’esperienza e l’occhio per bilanciare il tutto senza abusare troppo e non avere quindi una sovra-ottimizzazione che può incorrere a una penalizzazione del sito se non a una rimozione dagli indici dei motori di ricerca.

Ovviamente in questo post ho voluto dare solo una infarinatura di quello che si deve fare per avere un sito ottimizzato e per avere un buon posizionamento più facilmente successivamente, perchè pedalare con una bici gonfia al punto giusto, è sempre meglio che pedalare con una sgonfia….

Cosa è la SEO

L’acronimo SEO sta per Search Engine Optimization significa ottimizzare nei motori di ricerca e in questo caso ottimizzare siti internet e Blog in modo da aumentarne le visite e di conseguenza le conversioni. La SEO fa parte di una più vasta attività: SEM (Search Engine Marketing) che comprende tutte quelle attività per aumentare le visite di un sito internet. Il lavoro del SEO rappresenta una nicchia del settore di internet e grazie alla sua competenza tecnica riuscirà a portare il vostro sito in vetta nelle prime pagine dei motori di ricerca (Google in primis) in modo da portare un maggior traffico di visite incrementando il vostro business.

Come iniziare da zero?

Qualche consiglio l’ho dato, ma soprattutto se siete davvero decisi a buttarvi nel mondo di internet dovete affidarvi a un professionista che saprà consigliarvi le parole chiavi giuste e centrare il vostro target portandovi nelle prime posizioni nei motori di ricerca.
Ovviamente non solo le parole chiavi. Questo è solo un punto dei tanti da stabilire in fase di partenza, ma anche la costruzione di un sito ad hoc farà la differenza e l’esperienza del professionista a cui vi affiderete: alla fine sono i fatti che contano con i risultati. Un buon metodo è quello di richiedere un report a date prestabilite che potrebbe essere alla fine di ogni mese per vedere se il SEO che avete “ingaggiato” sta facendo il suo lavoro.

Quanto tempo ci vuole per posizionare un sito?
Questa è una bella domanda! Anche qui dipende dal SEO e dalla sua esperienza, da una corretta analisi dei vostri competitors (concorrenti) e dal settore in cui volete operare.
Ma stando nel generale per ottenere un buon posizionamento, ci vuole tempo e una attività moderata se non si vogliono incorrere a penalizzazioni o addirittura alla cancellazione del sito e questo dipenderà sempre dalla esperienza di chi vi segue.

Quanto devo spendere per un SEO?
Nel Web ci sono tantissime proposte, perchè il lavoro di posizionamento permette di gestire il rapporto remunerativo in diversi modi: c’è chi si fa pagare a canoni, quota fissa annuale, a risultati, etc.
Ovviamente per decidere quanto spendere dipenderà anche dal vostro business e dal ritorno che vi porterà ogni singolo contatto una volta che sarete posizionati bene e il sito inizia a convertire, dove molto spesso la spesa di un canone annuo di SEO è ben ripagato rispetto alle entrate che ha ottenuto un sito…
Ma ci possono essere anche esperienze negative, dove chi si è affidato a un SEO non ha ottenuto i risultati ottenuti per svariati motivi come alla probabilità di non esservi affidati a un vero SEO, o ad esservi affidati ad un SEO pigro…

Cosa deve fare un SEO?
Il lavoro per posizionare un sito è un argomento davvero vasto che può comprendere il rifacimento del sito stesso se ci si è affidati a persone non esperte (caso drastico), a un lavoro di ottimizzazione del codice della struttura, ampliamento dei contenuti, ottimizzazione dei meta tag (escluse le Keywords a volte penalizzanti) e varie minuzie che si acquisiscono con l’esperienza. Dopo aver dato un’ottimizzazione interna del sito, inizia il lavoro pesante che può variare in diversi modi ma tutte le attività porteranno ad aumentare la popolarità del sito scrivendo article marketing, segnalazione nelle directory, commenti in blog tematici, social network, e tanti altri modi per diffondere la popolarità del vostro sito…
Un SEO vi deve stare vicino anche quando le cose potrebbero andare male, come in caso di penalizzazione o una discesa di alcune parole chiavi.

Conclusione
Il Web lo si deve conoscere trovando persone di cui potersi fidare e che vi possano dare dei risultati validi mostrandovi anche come funziona, facendovi anche un breve corso iniziale per farvi capire appunto il meccanismo di Internet!

Come indicizzare un sito nell’indice di Google

Se vi siete mai chiesti come un sito viene incluso nell’indice dei motori di ricerca (Google), allora questo è il post che dovete leggere…

Indicizzare un sito nei motori di ricerca non vuol dire posizionarlo, ma significa che il vostro sito internet o blog è stato incluso nei database. Come la maggior parte di noi saprà, il motore di ricerca più utilizzato è Google, dove anche gli altri motori di ricerca come Yahoo fanno abbastanza affidamento a lui, quindi se siete nell’indice di Google, molto probabilmente anche negli altri motori di ricerca sarete stati inclusi.

Ovviamente c’è anche il caso che se siete stati indicizzati da Google e il sito è strutturato bene con dei buoni contenuti e la concorrenza non è alta, potrebbe capitare che siete già posizionati bene!

Ma veniamo al discorso di oggi. Come faccio a indicizzare un sito velocemente e farlo includere nelle ricerche (SERP)?
La risposta è molto semplice, ma non alla portata di tutti! Detta molto brevemente, dovrete citare il vostro sito internet in un altro sito già indicizzato e con una buona frequenza di passaggio degli spider (motori di ricerca), che in genere è più facile per i blog molto aggiornati che per un sito dove i contenuti cambiano molto di meno, a meno che non sia un sito in trust…
Quindi se avete un blog personale dove scrivete abbastanza spesso potrete fare una recensione del nuovo sito che volete che sia incluso nelle ricerche, oppure se non possedete un blog vi potrete affidare alle directory e siti di comunicati stampa/articoli che si trovano nel web, dove hanno già un buon trust. (ovviamente anche qui dovrete saperle scegliere quali sono buone.)

Altra cosa da fare è inviare una sitemap tramite il Web master Tool di Google in modo da dare una mano ai motori di ricerca per indicizzare al meglio tutte le vostre pagine del sito. Per accedere al tool si deve avere un accout Google ovviamente…

Ripeto che indicizzare un sito non vuol dire posizionarsi e per questo ci si deve affidare ad esperti che vi potranno dare una consulenza su da farsi.

Potrebbe interessarvi anche segnalare i siti tramite i form dei motori di ricerca più importanti, anche se non sempre sono immediate le segnalazioni, visto la mole dei siti nuovi che circolano nel web:

Bene, dette queste nozioni di base, ora per sapere se il nostro sito o blog è stato incluso nelle ricerche è bene fare i dovuti controlli. Andate nella home di Google e scrivete nella casella di testo:

site:www.mio-dominio.com

e se il vostro sito è stato incluso da Google, allora appariranno le pagine che sono state indicizzate. Se non appare nulla allora ancora il vostro sito deve essere visto dagli spider. Questo per quanto riguarda un sito nuovo, mentre per un sito già vecchio, non vedere niente potrebbe essere sintomo di cancellazione del sito dovuto a qualcosa che avete fatto e che non andava proprio bene, per non dire che “avete fatto i cattivi”!

Continua a seguire il mio blog e il mondo che Internet è, potresti continuare a trovare cose interessanti e se hai qualche domanda non esitare a commentare, ti risponderò al più breve possibile.

Come ottenere link in ingresso per ottenere maggiore visibilità su internet?

Una volta strutturato e ottimizzato il nostro sito per i motori di ricerca, non ci resta che aumentare la sua popolarità nel web trovando link che ci aiuteranno a scalare la vetta nei motori di ricerca.

I metodi per avere link in ingresso sono diversi ed è un lavoro davvero interessante se si ha la voglia e il tempo da dedicare al proprio sito. Una breve lista di cosa si potrebbe fare:

  • Segnalare il proprio sito nelle diverse directory
  • Scrivere comunicati Stampa o Articoli nei vari siti che offrono questi servizi
  • Allargare i contenuti del proprio sito in modo da attirare link spontanei (in teoria il metodo migliore)
  • Commentare nei blog e Forum tematici al vostro sito
  • Creare un vostro blog personale che parla di argomenti inerenti al vostro sito
  • Farsi conoscere nei Social Network
  • ……

Ogni pratica ha i suoi perchè e un modo diverso nell’applicazione che solo con l’esperienza si impara cosa è bene e cosa non è bene fare…

Directory e Siti di Comunicati Stampa
L’inserimento in queste fonti è utile per avere link, ma possono essere non controllabili nel lungo periodo, perchè se il gestore del sito non lo mantiene aggiornato (Es. aggiornamento di WordPress…) o non fa i dovuti controlli sui contenuti pubblicati, la fonte potrebbe essere penalizzata successivamente se non tolta dagli indici dei motori di ricerca.

Creare nuovi contenuti
Questa è una cosa molto buona da farsi che però non sempre attirerà link, ma aggiungerà valore al vostro sito e col tempo migliorerà sicuramente la qualità del vostro sito

Commentare in Blog e Forum
Questo ci aiuterà a portare visite e traffico al nostro sito oltre che link che aumenteranno la nostra popolarità nel web

Creare un blog Personale
Questa è una cosa su cui punterei molto, visto che i gestori siamo noi della fonte e se abbiamo delle basi su cui creare il nostro blog, sempre col tempo avremo un valore aggiunto al nostro sito non indifferente (“creare un blog è un’arte…”). Qui ci sarebbe da aprire un altro post dedicato solo ai Blog, ma sicuramente non mi mancherà l’occasione di parlare anche di questo, perchè questa è un’altra fonte a se che può attirare diversi link spontanei…

Social Network
Anche essere presenti nei Social come Twitter e Facebook ci aiuterà a portare traffico e aumentare la nostra popolarità

Ovviamente ho dato una breve infarinatura sulle singole cose che si potrebbero fare, ma penso che chi legge questo post ha già capito che il lavoro del SEO è davvero infinito e si deve stare sempre dietro a capire come si muovono i motori di ricerca, capire le nuove tendenze e soprattutto curare sempre tutto quello che è cresciuto nel tempo non rilassandosi mai sugli allori.

Per ottenere risultati si deve avere la pazienza, aspettare che tutto cresca naturalmente senza avere troppa fretta, perchè potrebbe essere controproducente poi.

Conclusione
In fondo si devono creare fonti buone per l’utente e l’algoritmo di Google cerca sempre di più di capire la qualità di un sito e solo lavorando bene affidandosi a dei veri SEO si potranno avere risultati concreti.

Consigli per evitare e riconoscere penalizzazioni da Google

Uno dei tanti argomenti della SEO che si ricollegano all’ottimizzazione e al posizionamento nel motore di ricerca di Google sono le penalizzazioni.

Oggi volevo scrivere alcuni consigli utili per non avere problemi in una eventuale penalizzazione in futuro. Premetto che il discorso sarebbe molto più lungo e complesso da sviluppare, ma seguendo questi piccoli consigli si possono evitare diverse problematiche in futuro.

Come prima cosa partirei scrivendo come riconoscere se il vostro sito è penalizzato oppure bannato (ovviamente i comandi di seguito sono per siti che sono già avviati e non siti nuovi dove ancora deve avvenire l’indicizzazione..). Ecco i comandi che potete lanciare dalla casella di ricerca di Google per il vostro sito:

  1. www.dominio.com: il vostro sito deve apparire al primo risultato della prima pagina di Google;
  2. www. dominio.com + vocale: vale la stessa cosa scritto nel punto uno;
  3. www.dominio.com + prime due parole del titolo della pagina: anche qui stessa cosa detta per il punto 1 e 2;
  4. site:www.dominio.com: se teniamo monitorato il sito, questo comando deve restituire lo stesso numero o più pagine se si sono aggiunte di recente della volta precedente che abbiamo eseguito questo comando. (mi affiderei più al Web Master Tool)

Se con i primi 3 comandi non trovate il vostro sito, potrebbe esserci una probabile penalizzazione, mentre se il quarto comando non vi restituisce niente, allora il sito è bannato e se le pagine sono in diminuzione anche qui c’è qualcosa che non va bene…

Bene una volta detto come verificare che il vostro sito non sia penalizzato, vorrei scrivere alcuni punti per prevenire una situazione del genere che come ho detto all’inizio si ricollega tutto a una ottimizzazione del sito fatta seguendo le linee guida di Google e magari affidandovi anche a chi ha esperienza nel campo.

Ecco di seguito elencati alcuni punti da evitare se si è agli inizi, errori che si possono commettere anche per negligenza ma che comunque BigG potrebbe non perdonare:

  1. Evitare di mettere del testo nascosto nel vostro sito, o troppo testo nel footer. Questa cosa può capitare in siti in flash o siti dove la grafica è stata pensata in modo da non poter inserire il testo in generale o per “furbate di qualcuno”, ma questi espedienti sono riconoscibili da Google in diversi modi.
  2. Una cosa che si impara con l’esperienza e come tutte le cose del resto è di seguire sì i vari consigli che si possono trovare in giro o vengono dati per quanto riguarda a come ottimizzare un sito, ma non abusarne troppo tutti insieme, perchè una sovraottimizzazione potrebbe essere dannosa. Un buon compromesso si impara con il tempo e facendo prove, ma a volte la cosa migliore è solo pensare a creare siti utili agli utenti con contenuti inediti ottimizzandolo il giusto in modo che il motore di ricerca capisca di cosa stiamo trattando per le parole chiavi che ci interessano.
  3. Quando vogliamo linkare il nostro sito non farlo mai con la stessa anchor-text in modo costante, ma scegliamo un determinato range di parole chiavi che possono essere tematiche con la pagina che vogliamo far vedere ai motori di ricerca.
  4. Non esagerare con i Back-link in un periodo di tempo troppo breve e programmare nel tempo il flusso dei link, dove a questi potrebbero aggiungersi anche quelli naturali. (la cosa migliore che ci possa essere)
  5. Cerca di linkare anche pagine interne al tuo sito e non di prediligere solo la home-page in una proporzione del 70/30 per cento, monitorando sempre cosa avviene su di esso, dove a volte nel caso di un blog potrebbe capitare di avere anche più link su un articolo che sulla pagina principale…
  6. Prediligere fonti autorevoli e fonti di cui ti puoi fidare cecamente, dove una corretta analisi che si impara sempre con l’esperienza ti permetterà di scegliere fonti in Trust dove essere presenti e se vuoi anche citare (male non fa).
  7. Se si vogliono citare altre fonti per approfondire meglio i nostri contenuti farlo scegliendo fonti autorevoli come detto al punto 6.
  8. Creare testi solo con testi inediti e non fare mai un copia e incolla di testi già presenti nel web, perchè i doppioni non vanno mai bene, anche se Google in certe circostanze ancora non riesce a capire bene la fonte primaria…
  9. Ricollegandomi al punto 7, se si gestisce un blog ad esempio il famoso WordPress stare attenti alla indicizzazione di acrhivi, tag e categorie e soprattutto stare attenti al loro uso, perchè potrebbero creare diversi contenuti duplicati all’interno del vostro blog.
  10. Evitare di fare Keywords Stuffing (ovvero usare matrici di parole chiavi in fondo alla pagina che servono per spingere pagine interne del vostro sito), pratica usata qualche anno fa che ora potrebbe penalizzare il vostro sito.
  11. Attenzione alla compravendita di link presenti in portali dove sono raggruppati siti appositi a questo mercato, perchè “potrebbe essere pericoloso”.

Questi sono alcuni consigli che sono da approfondire ancora di più e che si imparano con l’esperienza (non è un caso se cito diverse volte questo fattore), ma che ci vorrebbe un blog intero per analizzare tutti gli aspetti che comportano ognuno di loro e che potrebbero comportarne altri a loro volta che non ho citato…

Spero che questo post possa essere di aiuto a qualcuno e che se qualcuno avesse curiosità sull’argomento di non esitare a commentare sotto (risponderò nel più breve possibile). Ovviamente anche chi ha avuto esperienze e volesse aggiungere qualche punto mi farebbe molto piacere!